Quando si hanno dei problemi visivi provocati da difetti di rifrazione, il modo più tradizionale per correggerli è senza dubbio quello di ricorrere all’utilizzo di lenti graduate.
Queste possono essere lenti convergenti o divergenti, che presentano delle caratteristiche diverse tra loro e, di conseguenza, hanno degli ambiti di utilizzo diversi tra loro.
Con questo articolo cercheremo di mettere in evidenza le caratteristiche delle lenti convergenti e di quelle divergenti. Cercheremo di spiegarti le differenze tra una tipologia di lente e l’altra e ti mostreremo quale tipologia di lente sia meglio utilizzare a seconda del problema visivo del quale si soffre.
Ipermetropia e vista stanca, lenti convergenti
I raggi luminosi che attraversano una lente convergente, si uniscono in un unico punto.
Las caratteristica principale di questa tipologia di lenti, è che hanno uno spessore maggiore nella parte centrale rispetto ai bordi, così da permettere ai raggi di potersi concentrare in un unico punto.
Utilità delle lenti convergenti
Le lenti convergenti possono essere di 3 tipi:
-Ipermetropia -formazione delle immagini dietro la retina-
- Presbiopia o vista stanca
- Alcuni tipi di astigmatismo
Le lenti divergenti e la correzione della miopia
Le lenti divergenti sono più grosse ai bordi e diminuiscono il loro spessore al centro. I raggi di luce che le attraversano, si separano divergendo verso punti diversi.
Esistono 3 tipi di lenti divergenti:
- Biconcave, concave sui due lati
- Piatto concave, quelle che hanno un lato concavo e l’altro piatto
- Convesso-concave, quelle con un lato concavo e l’altro convesso
Lenti divergenti per correggere la miopia
Il punto focale dell’occhio miope non riesce a lavorare sulla retina, per questo motivo per la sua correzione si può utilizzare una lente divergente, che rendendo l’immagine più piccola, riesce a contrastare questo problema.